Eccellenza nello sport

I risultati delle ricerche scientifiche evidenziano che per raggiungere alti livelli di prestazione nell’attività sportiva è fondamentale la condizione di Flow o stato di esperienza psicofisiologica ottimale.

Nello stato di Flow, l’atleta esprime un controllo estremamente forte su ciò che sta facendo, il suo cervello è tranquillo, le stimolazioni e le inibizioni dei processi nervosi sono in concordanza con le necessità del momento.

 

Perché il Biofeedback e il Neurofeedback sono utili per la prestazione sportiva?

Con le tecniche di Biofeedback e Neurofeedback l’atleta riesce ad imparare a controllare l’elevato livello di ansia e l’eccessiva apprensione rivolta al risultato che sono nemiche della prestazione eccellente.

Ciò che fa la differenza tra una prestazione sportiva e l’altra a parità di preparazione fisica e tecnica è la capacità dell’atleta di focalizzare l’attenzione e inibire qualsiasi distrazione in modo tale da raggiungere la peak performance, tali tecniche permettono di modulare i processi neurobiologici e di raggiungere uno stato psicofisico ottimale.


Come funziona?

L’atleta apprende a modulare e autoregolare il proprio sistema nervoso centrale: Inizialmente viene sottoposto ad una completa valutazione dei principali parametri fisiologici del sistema neurovegetativo che vengono elaborati in tempo reale dal pc allo scopo di rilevare le sue specifiche risposte allo stress e le potenzialità psicofisiologiche associate allo sport praticato.

La sessione di valutazione e definizione degli obiettivi prevede 3-4 sedute. La sessione di training prevede 15-20 sedute dove

Per mezzo dell’informazione che proviene dall’elettroencefalogramma e dai principali parametri del sitema nervoso autonomo elaborato da un computer, l’atleta aumenta le onde che favoriscono la concentrazione e la peak performance e gestisce in modo ottimale l’ansia da competizione, regolando i propri valori di respirazione e frequenza cardiaca.